Cosa accadrà al mercato immobiliare di Vasto e S. Salvo con l’apertura dell’hub logistico di Amazon?

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Inauguro questa rubrica immobiliare con un tema che immagino interessi anche chi non ha ancora una casa a San Salvo: cosa accadrà al mercato immobiliare locale nei prossimi mesi?

Ormai ci siamo, tra pochi mesi aprirà i battenti il centro logistico di Amazon, il cui modello di business vincente garantirà un impegno di lungo termine che trasformerà strutturalmente l’economia locale. Già dalle prime notizie si è percepita l’importanza delle implicazioni economiche e,dalle notizie a disposizione, sappiamo che il centro occuperà a regime circa mille operatori quindi ci si attende che questi numeri nel breve termine siano raggiunti attraendo forza lavoro da altre zone. Sarà proprio questa capacità attrattiva la vera forza economica per il territorio locale, sono convinto infatti che vedremo stabilizzarsi nella nostra area nuovi lavoratori che, con le relative famiglie, produrranno ricchezza e alimenteranno consumi ed investimenti.

E qual è la forma di investimento più amata dagli italiani? Si sa, è il mattone! Ragioniamo perciò su come lo scenario immobiliare locale si comporterà alla presenza di questo game changer.

Prima di iniziare una premessa doverosa: qualunque forma di investimento comporta rischi e le opinioni seguenti sono a titolo strettamente personale. La mia tesi è che ci troviamo in una situazione in cui il mercato immobiliare locale offra nel breve termine molte opportunità di investimento, in particolare per la messa a reddito. Nelle prossime righe cercherò di argomentare questa tesi.

La messa a reddito (ovvero quella forma di investimento immobiliare che prevede l’acquisto di un immobile per poi affittarlo) è tanto più conveniente quanto più il valore patrimoniale degli immobili è basso. La crisi finanziaria del 2008 ha depresso i valori patrimoniali degli immobili che, soprattutto nelle zone periferiche e del meridione, non hanno più raggiunto i valori pre-crisi del 2007.

Ma non è l’unico evento che ha scombinato le scelte di investimento degli italiani. Infatti il 2012, a seguito di un’altra recessione economica, è aumentata di tanto e stabilmente la richiesta di immobili in affitto. La ricerca di lavoro e i trasferimenti (che hanno colpito anche la vicina Val Di Sangro) hanno accelerato la mobilità sul territorio, la difficoltà nella erogazione dei mutui, l’emergente fenomeno degli affitti brevi hanno aumentato a dismisura la richiesta di affitti. La paura di non incassare i canoni ha fatto il resto, togliendo dal mercato numerosi immobili che i proprietari preferiscono lasciare sfitti. In questa situazione, che per molti aspetti rasenta l’emergenza abitativa, i canoni di affitto sono addirittura aumentati.

Il combinato disposto tra calo dei prezzi degli immobili e aumento dei canoni dato dalla forte richiesta di affitti rende particolarmente conveniente il mercato della locazione con delle rendite che, in casi specifici, supera il 10% annuo.

In questo scenario mi aspetto un ulteriore miglioramento delle rendite immobiliari nel breve termine, a seguito dell’apertura del centro Amazon.

Nei prossimi appuntamenti di questa neonata rubrica completeremo il discorso su tre aspetti: come garantirsi l’incasso dei canoni di affitto, come scegliere la convenienza tra locazione residenziale di lungo termine e locazione breve o turistica, quale sarà l’evoluzione del mercato nel lungo termine.

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Paolo Di Leonardo

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