La guida per affittare correttamente la casa senza rischiare sanzioni
Gli affitti estivi sono un’opzione popolare per molte persone che scelgono di trascorrere le vacanze sulla nostra fantastica Costa Dei Trabocchi.
Tuttavia, è importante comprendere che l’affitto estivo comporta anche responsabilità legali, normative da rispettare e adempimenti obbligatori da svolgere.
In una battuta: trovato un turista, hai risolto un problema ma poi te ne restano mille!
Inizio subito con l’accontentare i lettori più meticolosi, fornendo i riferimenti normativi cui poter trovare conferma a quanto esporrò di seguito: l’affitto turistico recepisce sia le norme sulla locazione ad uso abitativo (quindi la legge 431 del 1998) sia le norme sulle strutture turistiche extralberghiere, normate dalla Regione Abruzzo con la Legge Regionale n. 75 del 1995 (modificata dalla n.44 del 2011).
Quindi capiamo subito che la stratificazione delle norme da rispettare è su tre livelli: nazionali, regionali e comunali.
Andiamo con ordine.
Il primo adempimento obbligatorio previsto dalla legge nazionale è che venga redatto un contratto in forma scritta per ogni prenotazione.
Per quanto non sia necessaria la registrazione del contratto, è invece sempre obbligatorio redigere un contratto scritto. Infatti è il titolo per poter incassare il canone di locazione e, in mancanza, il turista potrebbe chiederne indietro l’importo.
Oppure, e questa è più frequente, restare nell’immobile senza che il proprietario possa agire legalmente per il rilascio. Come dite? Pensate stia esagerando?!
Non avete mai sentito parlare di “Ho un inquilino moroso da anni e non posso fargli niente”?
Sappiate che questo è il caso tipico in cui si passa dalla ragione al torto.
È un po’ come girare con l’auto senza revisione: in caso di incidente, anche se si ha ragione, si passa dalla nel torto per non aver rispettato le norme obbligatorie.
Altro adempimento obbligatorio è l’invio dei dati sui flussi turistici mediante la piattaforma regionale SITRA ( https://www.regione.abruzzo.it/content/sitra-sistema-informativo-turistico-regione-abruzzo ) il cui mancato adempimento configura una sanzione da 250 a 2500 euro.
Le cose si fanno più serie se invece non si dichiarano le generalità dei turisti alla piattaforma digitale Alloggiati della Polizia di Stato (https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/ ), questa infatti è una norma sulla Pubblica Sicurezza, il cui mancato adempimento configura un illecito penale (punito in caso di reiterazione con la reclusione fino a 3 mesi).
Fossi in voi, rispetterei la norma.
Passiamo adesso agli adempimenti fiscali: se il contratto ha durata inferiore ai 30 giorni non c’è obbligo di registrazione all’Agenzia Delle Entrate, questo viene troppe volte confuso con un via-libera alla possibilità evadere la cedolare secca.
Sappiate che, in caso di accertamento, è estremamente semplice scovare l’evasione da redditi da locazione (nascondere una casa è cosa complicata).
Ma soprattutto, ricordiamoci che forse l’unica tassa bassa in Italia è la cedolare secca sugli affitti (il 21% del canone).
Vale la pena rischiare grosse sanzioni per evadere una tassa bassa?
Ultimo capitolo, l’imposta di soggiorno. L’evasione di questa imposta la trovo particolarmente dannosa, poiché toglie risorse al nostro amato Comune.
Poi non lamentiamoci se è costretto a recuperare gettito con autovelox, telecamere ai semafori o strisce blu ai parcheggi.
In generale, il mancato rispetto della legge è in primis un danno al nostro territorio: tante, troppe volte Il Nuovo ha pubblicato lettere di turisti delusi dal livello di accoglienza.
È un danno d’immagine incalcolabile e non tollerabile.
Vendo e Affitto è al vostro fianco, con consulenza di alto livello e tutti i moduli necessari per adempiere correttamente e fare di una vacanza nella nostra terra, un’esperienza da ripetere ogni anno.
Se avete domande o richieste di approfondimento, scrivete pure a sansalvo@vendoeaffitto.com